Senza nessun nome

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Sono partito da lontano. Controvento. Trascinato da una vela inferita all’ombelico. Al centro della pancia. Ho provato a sorprenderti, ad emozionarti. Ho fallito, mi pare. È stato forse per la troppa distanza iniziale? Più probabilmente c’ho messo dentro del mio e la scena è inevitabilmente diventata comica. In quel “mio” ci stanno, sapientemente rappresentati, una lunga serie di tentativi maldestri, rozzi e sventati; e così, tu, involontaria testimone di uno spettacolo buffo, ti sarai di certo fatta qualche grassa risata. Come ogni femmina anche solo di un poco più attraente della media locale, sarai stata corteggiata in numerosi e disparati modi, tra i tanti, spero … Read More

Se passi di qua

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Se passi di qua stringimi i nodi. Se passi di qua mostrami il passo. Se passi di qua fammi un po’ luce. Se passi di qua dimmi il coraggio. Se passi di qua ripara il vento. Se passi di qua dammi un po’ corda. Se passi di qua toglimi il ghiaccio. Se passi di qua sposta quel sasso. Se passi di qua scalda un abbraccio. Se passi di qua guardiamo in alto. Se passi di qua scioglimi l’urlo. Se passi di qua. Arrampica le nuvole, Aldo. Ti lascio questa.Signore delle cime  

Servono spalle

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Servono spalle. Spalle a sostenere, il peso di un’assenza. Spalle ad occupare, intera una larghezza. Spalle a misurare, diversa la distanza. Spalle ad appoggiare, la testa non la pancia. Spalle ad oscurare, la luce in una stanza. Spalle a trattenere, il pugno della rabbia. Spalle a caricare, lo zaino di partenza. Spalle ad affiancare, l’amico in una piazza. Spalle a tatuare, un segno di memoria. Spalle ad asciugare, il pianto di giustizia. Spalle a sollevare, un brivido in altezza. Spalle a traslocare, la vita in una scelta. Spalle. Oggi servono spalle. Domani forse, parole e cuore.

Pandora

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E così un mondo fatato esiste davvero? Tre giorni di Impro-Raduno nelle colline piacentine: Italia e Francia, giovani e adulti… Che per una volta il mondo dell’arte e la voglia di spettacolo riescano a coniugarsi con il desiderio di esperienza, di condivisione e di amicizia? Non mi sorprendo allora di averci lasciato un pezzetto di cuore. Se fossi scettico mi verrebbero subito in mente la suggestione di massa, l’ipnosi o una forma di plagio collettivo che hanno distorto per tre giorni la comune percezione della realtà, il senso del tempo e l’ordine delle cose. Nel non esserlo mi mantengo comunque realista e accetto la sfida di chi come me … Read More

Scrivi sulla sua bacheca

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E alla fine è giusto maledire facebook che mi ricorda il tuo compleanno, che però non è più un compleanno ma un anniversario. Io vorrei che ci fosse, come quello della nascita anche l’anniversario della morte. Della tua morte. Già perché tra i messaggi, le foto, i commenti, quello sembra un luogo così pieno di vita mentre tu la vita l’hai lasciata, poco più di un anno fa. Solo che non c’è scritto da nessuna parte, non lo trovi sbagliato? Vorrei vederlo quel numero, quel giorno. Vorrei un inizio ed una fine. Perché mi sembra strano che non ci sei, mi sembra solo come se non … Read More

Enne

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Ci vediamo, dì, che ne pensi? Che t’inventi? Maledizione! Del dove te ne vai? Là? Si sta comodi, c’è rumore? E correre e saltare? Ci sono abbracci da cercare? Si può far capriole? Dimmi, ci sono ancora, le parole? Qui non c’è altro che domande. E allora smetto. Non mi viene facile lasciare ma non si può proprio continuare. Per ora, ti lascio qui quel che viene più facile a tutti. Per ora, sto con tutti. Ciao. Puoi ascoltare: Sigur Rós – Starálfur

Le parole che vorrei trovarti

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Distanza breve, un attimo quello che impatta è mare su scoglio. Accosto. Ascolto il voltarsi dell’onda, lo scroscio impetuoso è uno scoppio riempie di suono e distrugge. Al prossimo tuffo mi chiudo gli orecchi e attonito osservo uno scambio di amore è immobile il sasso, non cambia di un niente milioni, migliaia, di anni lo aspetta quel bacio di acqua lo scioglie perfetto. Ripongo lo sguardo puntandolo al cielo e subito un brivido chiama la pelle per ogni sua goccia che il muscolo accende; se scivola piano, una lacrima finge. Dell’acqua sul viso, rimane il salato in punta di labbra lo trovo baciarmi e l’odore … Read More

Scelte

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Come ci si comporta dinnanzi all’insorgere di conflitti all’interno di gruppi e comunità transitorie o permanenti? Cerchiamo di definire in origine il significato che vogliamo qui dare al termine “conflitto”: ci si trova di fronte o a far parte o anche a promuovere un conflitto qualora si manifestino punti di vista differenti, e quindi ragioni proprie da difendere o da imporre, su vari argomenti di natura ampiamente disparata, dalle relazioni interpersonali al mondo del lavoro, dalle dinamiche di convivenza allo sport. Un passo ulteriore andrebbe fatto nel discernere la sottile differenza tra competizione e conflitto e sull’opportunità che nella storia questa ha creato. Nel tempo … Read More

Stanze d’attesa

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Aspetto. Ma non è un treno o un aereo. Non devo, per ora, andare da nessuna parte. Non è nemmeno qualcuno in ritardo. Il più delle volte l’attesa mi sembra legata al movimento di persone o cose: ci si sposta e c’è di conseguenza un tempo tecnico nel quale l’attività principale è il cambiare lo spazio che occupiamo. Mi vengono però in mente a contrasto innumerevoli attese immobili, minuti lasciati scorrere, perduti per sempre in tediose stanze d’attesa. Mi sembrano stanze e non sale perché è come se, contigue, le abitassimo, passando da una all’altra e in ognuna, con le proprie diverse caratteristiche, sperimentassimo uno … Read More

Apologia

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Qual è che hai attorno? Quanto di sofferto, voluto e prima desiderato, sognato? Di cosa ti sei circondata? E quale il movimento: ti sei avvicinata o hai tratto? Ciò che rimane è somma. Lunga fila di addendi in spazi vuoti. Non ti stupire allora di questa ulteriore inutilità. Perché a sublimare l’essenza del dono, che nulla già vuole a cambio, cosa si può di più di ciò che non serve? Difficile sarebbe: pensato, forse nemmeno immaginato; questa sia ricerca, senza cogliere frutto, né vendemmia, né raccolto. Che non si bestemmi il sudore del campo, si rimanga a versarlo sul pane. Di questo non ci si … Read More