Da dovunque arrivo,
vengo ad occupare con lo spazio del mio corpo, un luogo.
E mentre tutti lo vedono, lo toccano, lo vivono, nessuno che lo abiti.
In quest’aria, tu.
Lungo la spiaggia in fila: una spalla, un braccio, il blu.
Ecco, questo tempo.
Vorrei essere nato qui.
E forse lo sono.
Di certo è casa mia.
Per lo spazio breve di un’esistenza.
Per il tempo duro di un’assenza.